Casa Abbate
Ubicata nel centro storico del paese in Via Libertà, un tempo Via Umberto, la casa è da sempre appartenuta alla notabile famiglia Abbate, ricordata per il contributo offerto alla vita politica e sociale lascarese ed in particolare per l’impegno dell’avvocato Gaetano Abbate e il dott. Domenico Abbate, rispettivamente Sindaco di Lascari dal 1915 al 1920 e Podestà dal 1926 al 1936.
Tra le personalità più note del paese, Gaetano Abbate viene ricordato come uomo buono, generoso e dal comportamento corretto. Egli seppe distinguersi per l’abnegazione con cui lavorò al progetto affinchè Lascari, dopo decenni di diatribe giudiziarie con la vicina Gratteri, potesse avere un territorio comunale, diritto che ottenne il 6 ottobre 1927 con la firma del relativo decreto da parte del Re Vittorio Emanuele III.
Con una lettera informale scritta da Roma il 5 ottobre 1927 indirizzata al fratello, facilmente si può intuire il grande sentimento di benevolenza di Gaetano Abbate verso la “sua” amata Lascari: “Carissimo Mimì, con immensa gioia ti comunico che domani S.M. il Re firmerà il decreto di concessione del territorio di Lascari. Se non si faràin tempo per domani, si va a domenica 9 corrente, poiché il Re firma il giovedì o domenica di ogni settimana. Silenzio, silenzio, silenzio perché il decreto dovrà andare al Ministero della Giustizia per la controfirma ed indi alla Corte dei Conti. Io conto di farlo sbrigare al più presto possibile. Cari baci a tutti e saluti cordiali agli amici. Viva Lascari! Viva Lascari ed il suo immancabile avvenire. Stammi bene, tuo Gaetano”.
Per i servigi resi alla comunità e per ricordarne la memoria, la comunità lascarese ha intitolato la centrale piazza del paese a Gaetano Abbate.
Risalente presumibilmente al XVIII secolo, il palazzo Abbate conserva ancora un portale d’ingresso realizzato in pietra intagliata, con una pregiata decorazione lapidea nel concio di chiave. Dei prospetti esterni, poche sono gli elementi architettonici che testimoniano la sua antica bellezza.