Vie delle Torri e Masserie
Ubicate in quasi tutte le contrade dei feudi del Barone Ventimiglia, inserite armonicamente nel paesaggio agreste e in posizione accuratamente prescelta e significativa, si ergono le vetuste torri di guardia e le antiche masserie.
Dodici per l’esattezza è il numero delle torri d’avviso presenti nel territorio, la maggior parte delle quali erette presumibilmente tra il XVI e il XVII secolo.
Avamposti al servizio della difesa costiera, di rifugio difensivo e di protezione delle derrate prodotte nei feudi, in epoca successiva tra il XVIII e il XIX secolo, molte di queste “torri di campagna” (turris), furono inglobate nella costruzione delle masserie.
La “turris”, da non confondersi con la cintura cammillianea di torri d’avvistamento, era una massiccia costruzione a tre elevazioni con al piano terra la zona giorno, la cucina e il magazzino, al secondo livello il piano operativo con la zona notte e infine la terrazza quale punto più elevato di osservazione.
Con funzione di controllo del lavoro nei campi e del territorio circostante, di sicurezza in caso di incursioni barbaresche e di comunicazione, le torri di Lascari, nel tempo, furono utilizzate e adibite ad usi diversi fino ai giorni nostri.
Intuiamo così, quanto queste fossero ritenute indispensabili per il controllo e la difesa del territorio e se consideriamo che, in caso di pericolo bastava meno di un’ora per allertare l’intera Isola, possiamo facilmente intuire che in pochi istanti le torri di Lascari ricevevano e trasmettevano a loro volta il segnale di pericolo.
Quasi sempre collegate visivamente tra loro e poste in siti strategici, le torri di guardia rappresentarono una grande risorsa difensiva e di controllo a servizio delle baronie, del territorio e delle ricchezze prodotte nelle masserie.
Simbolo del feudo, proprio nelle masserie si concentrarono gran parte delle attività agricole, pastorali, commerciali e anche sociali e religiose svolte al di fuori del centro abitato, e con risvolti positivi per l’economia di Lascari in particolare per la ricca produzione di olio e di vino.
Si svilupparono dei veri e propri centri rurali di vita contadina, in cui usi e costumi, maestranze e tradizioni, sapori e saperi diventarono storie di luoghi e di uomini consumate nel cuore pulsante del territorio: la masseria.