Torre Pastani
Ubicata nell’omonima contrada a circa 2 km da Lascari, il sito della masseria Pastani è visibile già a distanza per le considerevoli caratteristiche architettoniche rappresentate dalla presenza dell’antica torre d’avviso.
Inserita in un contesto paesaggistico fortemente antropizzato, attorno al manufatto ancora oggi vi è un frammento di orto e qualche albero da frutta.
Posta nella pianura sul versante est del torrente Piletto, la torre si eleva a circa 500 m dal mar Tirreno, tra Gorgolungo e Salinelle, rinomate spiagge tra le più belle del litorale palermitano.
Anche se conosciamo ben poco della sua effettiva fondazione, possiamo desumere che la masseria sia stata costruita tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo.
La masseria Pastani è affiancata alla preesistente torre d’avviso, eretta tra il XV e il XVI secolo, che rappresenta l’elemento predominante del complesso masserile, sia dal punto di vista logistico che statico. Tra i corpi di fabbrica circostanti, la torre spicca in altezza con i suoi prospetti in pietra a faccia vista e a spigoli irregolari.
La masseria, nonostante abbia subìto recenti rimaneggiamenti, si sviluppa formando una corte aperta di tipo a “L” e presenta ancora oggi una pianta strutturalmente razionale.
Costruita in pietrame locale e malta comune, presenta diversi corpi di fabbrica a una elevazione con l’alloggio per il “mezzadro”, quello per i contadini, il magazzino, il deposito per gli attrezzi, la stalla, il palmento, una cantina con enormi botti in legno, il frantoio e il deposito dell’olio con grandi giare in terracotta.
Dalle sparute informazioni storiche, sappiamo che nella mappatura geografica dello Smith del 1824, l’imponente torre veniva già indicata con la denominazione di “Pàstena” e che il toponimo del luogo sarebbe derivato dalla nobile famiglia Pàstani vissuta a Cefalù sul finire del 1500.
Per la sua strategica ubicazione, anche questa torre aveva certamente scopi d’avvistamento in caso di incursioni provenienti dal mare, di rifugio difensivo e di controllo delle attività agricole svolte dai contadini nell’agro di pertinenza.
A pianta quadrangolare, la torre si articola su tre elevazioni fuori terra, una base, il piano operativo dove alloggiavano i “torrari” e la terrazza, collegati da stretta scala in pietra allocata all’interno delle spesse mura.
I paramenti murari, nonostante siano stati in parte “ristrutturati”, presentano ancora la loro struttura originaria costituita da grossi ciottoli alluvionali e fluviali cementati con calce idraulica, mentre sui prospetti, ricoperti da un’insignificante intonaco rustico, non vi sono elementi di rilievo.
Nella corte interna e nel prospetto principale della torre, è ubicata la porta d’ingresso al piano terra che presenta la copertura a crociera e nel quale si conserva un antico torchio.